Compluvio-2

Tecniche di Posa

Posa a goccia o ”a Poueun”

Con l’avvento dei nuovi sistemi di estrazione le lose escono dalle cave con pezzature più grandi e regolari, quindi i losisti dell’ultimo dopoguerra (anni ’50) inventarono un nuovo sistema di posa detto a goccia o ”a poueun” creando così un effetto estetico che ricorda la superficie di una pigna.


Posa Vieille Façon

Vecchi tetti

Nuove costruzioni

Prima degli anni ’50 del secolo scorso le lose venivano posate sui tetti senza alcun sistema di ancoraggio; venivano cioè semplicementa appoggiate al tavolato ligneo discontinuo del tetto.

Venivano utilizzati tutte le lose, anche i piccoli pezzi: NULLA VENIVA SPRECATO e l’effetto visivo era quello che potete trovare nella fotografia a destra.

Molta cura veniva prestata alla costruzione dei bordi o ”teste” sui quali venivano sistemate le lose più grosse perchè essendo di massa superiore rischiavano meno di scivolare, non dimentichiamoci che non esistevano sistemi di ancoraggio.

La cosa più importate del tetto era, ed è tuttoggi, la protezione dall’acqua piovana. I posatori quindi devono fare in modo che l’acqua scorra da una losa all’altra senza permettere infiltrazioni all’interno. Proprio in questa operazione stà la maestria dei lauzeurs.

Con l’esperienza acquisita nel corso degli anni e attravverso generazioni successive, i posatori riescono a trovare il giusto equilibrio fra sovrapposizione delle lose e l’economia nell’utilizzo del materiale. Infatti più è grande la sovrapposizione e maggiore è la garanzia di tenuta all’acqua, ma più e grande la sovrapposizione e maggiore è il consumo del materiale!


Posa alla “Valaisanne”

Altro sistema di posa è quello presente in svizzera nel vicino Vallese.

Questo sistema adotta una tecnica che crea dei corsi orizzontali molto regolari ottenendo un bellissimo effetto visivo che comporta però una grande sovrapposizione delle lose e quindi un conseguente elevato quantitativo di materiale utilizzato.


Lavorazioni particolari

Le partenze (i Perfì)

Il tetto si inizia dal fondo posando i ”perfì”, vale a dire lose trapezoidali/triangolari, con il lato maggiore, lavorato a mano in maniera di rendere il bordo diritto,parallelo al canale di gronda.


I bordi (Teste / Tite)

Altra lavorazione molto delicata è quella dei bordi del tetto.

Le lose devono infatti sporgere per 10/25 cm. in modo da proteggere in maniera ottimale la travatura.

Per un effetto estetico migliore è consigliabile una sporgenza regolare.

Può essere interessante,in base alle lose che si hanno a disposizione, ricreare l’effetto che veniva a crearsi con la tecnica antica cioè disponendo ai lati le lastre più grandi (Foto teste con lose grandi ai bordi: una di un tetto vecchio ed una di un tetto nuovo).


I colmi (Cour)

In cima al tetto vanno posizionati i colmi cioè lose non troppo larghe (dai 30 ai 40 cm.) e lunghe. I colmi vanno cementati in maniera che non possano scivolare verso il basso. Si possono posare perfettamente orizzontali oppure leggermente inclinati verso valle (Foto dei due tipi di colmo e di un colmo in costruzione)

È preferibile lasciare poco cemento a vista.


Converse o Compluvi (Queille)

Nei punti di giunzione tra due falde (Foto compluvio ancora da coprire) è possibile creare una conversa con le lose.

È un lavoro molto difficile che ha ha rischiato di venire dimenticato. L’ASSOCIATION VALDOTAINE LAUZEURS ha intenzione di creare dei corsi di formazione per i losisti più giovani ai quli verrà appresa la tecnica di questa lavorazione dai losisti più esperti.


Spigolo (L’angle)

Per coprire lo spigolo che si viene a ceare su un tetto a padiglione si possono adottare tre tecniche diverse:

  • Colmo- (foto) la giunzione viene coperta con dei colmi sovrapposti e cementati
  • A scalino-(foto) La sgiunzione viene fatta sovrapponendo una falda all’altra
  • Vieille façon- (foto) Questo è il sistema più difficile,ma esteticamente quello che crea una continuità di forme piacevole allo sguardo

L’ASSOCIATION vuole creare dei corsi di apprendimento per i giovani losisti in modo tale da tramandare questa tecnica che rischia di scomparire. Questa tecnica è attuabile solo con il metodo ”vieille façon”.


Fermanevi

Per impedire lo scivolamento della neve dal tetto ,soprattutto in presenza di lose tipo Norvegia o Spagna, è d’obbligo piazzare dei paranevi che possono essere di diversi tipi.


Converse dei camini

È possibile, attorno ai camini, usare solamente una lamiera di rame dietro per far defluire l’acqua piovana (FOTO).

Anche per questa tecnica l’ASSOCIATION vuole creare dei corsi di formazione.